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Alberto Minotti racconta “Un Bel Dì”

Tra le nuove realtà che Grisù ospita negli ultimi mesi, c'è quella di “Un Bel Dì”, associazione culturale ed officina di design. La racconta Alberto Minotti.

“Nasciamo dalla collaborazione tra differenti professionalità, ma condividiamo sperimentazione, curiosità, passione per la materia e per le sue potenzialità. Ho conosciuto Riccardo Catozzi per un progetto, e da quel momento, per varie vicissitudini personali, ho lasciato il mio vecchio lavoro da ingegnere ed abbiamo rifondato 'Un Bel Dì', grazie anche alla collaborazione di Alessandra Vecchietti, terza socia fondatrice. La nostra è un'associazione con una spiccata volontà didattica, infatti è impossibile vivere facendo solo mobili ma unendo la didattica, ciò diventa fattibile. Ed è proprio questo il nostro valore aggiunto, così da far riscoprire anche i lavori manuali alle giovani generazioni.

Abbiamo iniziato questo percorso dalle scuole e con il 'Centro di Mediazione Culturale' ed il 'Gad Up' è stato il nostro primo test, con una serie di incontri itineranti dove arrivavamo con dei pezzi preformati ed i partecipanti erano invogliati a realizzare qualcosa sul momento e tornare a casa con un oggetto finito ed è proprio questa la peculiarità dei nostri laboratori: tornare a casa con un qualcosa di personale.

Altra particolarità del nostro lavoro è il ridare vita ad oggetti destinati al macero, come i pallet ad esempio. Ma il nostro non è un semplice lavoro di 'riuso' di un oggetto, ma di trasformazione. In pratica l'oggetto perde la sua identità originaria per diventare qualcosa di nuovo. Lavoriamo un oggetto usato, studiando le possibili soluzioni per costruire qualcosa che ridia nobiltà al materiale, conservando anche quelle che possono sembrare difetti.”

Tra i progetti futuri ci sono anche collaborazioni con altre realtà interne al Grisù: “Con Giacomo Brini stiamo cercando di sviluppare un progetto per creare uno spazio da far diventare un laboratorio multidisciplinare: da set fotografico, a falegnameria, o per proporre degli incontri di teatro, serigrafia, spettacoli e qualsiasi tipo di attività artigianale o culturale. Dare vita in pratica ad uno spazio che possa portare gente all'interno di Grisù e sviluppare un luogo che in questo momento Ferrara non ha.”

 

 

Nuove imprese