Una città, un ex manicomio, un gruppo di giovani donne e uomini, una malattia senza nome. Un mondo distopico ma possibile, uno sguardo nuovo sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, uno spiraglio di luce nel buio della ragione. «Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono», è la sentenza che chiama in causa il pubblico, dal buio della sala.
Male bianco è la rilettura teatrale del celebre romanzo Cecità di José Saramago. In scena le giovani attrici e i giovani attori del progetto teatrale Mondi (IM)possibili, curato da Officina Teatrale
A_ctuar, accompagnati da elettronica generativa, sound design sperimentale e strumenti touch creata dal vivo da Lucien Moreau (Eugenio Squarcia).
Male bianco affonda le mani nel male di vivere, riecheggiando ricordi e stati della pandemia che ci ha visti tutti coinvolti, in una esperienza collettiva globale. Ma lo spettacolo è soprattutto per i giovani in scena un canale attraverso il quale raccontare sé stessi, le proprie urgenze, lo stress della crescita, dell’inadeguatezza e della ricerca del proprio posto nell’universo adulto.
Via Mario Poledrelli, 21 - 44121 Ferrara
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