Sabato 13 Aprile | ore 21:00
Bernardo Zannoni
25
Gerolamo è una strana creatura, un ragazzo di venticinque anni che vive in una città di mare, abita da solo, mangia spesso dalla zia. Ha qualche amico e nessun lavoro, esce di sera e di notte, dorme la mattina. Aspetta, ma non si sa bene cosa. Lo agita un desiderio quasi violento di diventare adulto e al tempo stesso porta dentro di sé un Gerolamo precedente, bambino e adolescente, che non lo vuole abbandonare.
Eppure nella sua attesa, nell’immobilità, nell’indecisione sospesa tra dubbi e inesperienza, nella paura costante di perdersi, Gerolamo è travolto dall’intensità e dalla meraviglia di quanto gli accade. Ha un amico che sta molto male, un altro che finalmente si è innamorato, un pappagallo da accudire per qualche giorno, la ragazza del piano di sopra sul punto di partorire. Fuma molte sigarette, beve volentieri, ma soprattutto Gero spera che giunga un momento in cui le cose cambino, in cui per lui e per tutti quelli intorno a lui arrivi il «punto di rottura», un bagliore di chiarezza che squarcia le nubi piene di pioggia, la realtà finalmente tirata a lucido, la vita che si mette a scorrere nella direzione giusta.
Alla sua seconda opera Bernardo Zannoni racconta il mondo degli umani con la fantasia e la profondità emotiva con cui aveva narrato la società degli animali ne I miei stupidi intenti. Scrive un romanzo che ha i tempi scomposti e incoerenti della giovinezza, lo sguardo in cui si fondono dolcezza e crudeltà di chi ha fame di vita, la comicità e l’assurdo delle menti che si avviluppano su se stesse. Dalle sue incursioni appassionate, fiabesche, avventurose, scaturisce un disegno di sorprendente realismo, un ritratto pieno di curiosità e di premura, al tempo stesso divertito e sgomento di fronte a quegli strani esseri che compongono il genere umano.
È nato e vive a Sarzana. Dopo il successo de I miei stupidi intenti (Sellerio 2021), con il quale ha
vinto il Premio Campiello nel 2022, sempre con Sellerio ha pubblicato anche il romanzo 25 (2023).
Riccarda Dalbuoni. Giornalista professionista, laureata in Lettere classiche
(1999) e in Scienze della comunicazione (2012) all’università di Ferrara. Dal 2003
lavora come addetto stampa nella pubblica amministrazione. Ha collaborato
anche con testate giornalistiche come Il Resto del Carlino e Ferraraitalia. Ha
partecipato e collabora a rassegne letterarie (Elbabook, Inchiostro, Grisù 451, Trebbo di Nero,
Microfestival delle storie, Antiche distillerie Mantovani, Bolobook), si occupa di
presentazione di libri e recensioni. Per BookTribu ha curato le antologie di autori
vari Si chiamerà Futura (2021), Il rosso e il noir (2022), Storie nemiche (2023).
ri.
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