Venerdì 12 Aprile | ore 18:00
Olga Gambari
Il Nome Segreto
Quante donne può essere una donna? Quanti nomi può avere? E quante vite? Eva ha dodici anni quando la sorella minore Sara muore annegata. In seguito, i genitori di Eva cancellano ogni traccia della sua esistenza – non ne pronunceranno mai più nemmeno il nome – e per reazione Eva passa dal mutismo al rifiuto di mangiare. Adolescente, grazie a un progetto scolastico, parte inaspettatamente per Cardiff, da cui tornerà a casa solo quindici anni dopo, trentenne, con il preciso scopo di raccogliere informazioni sulla sorella e ricostruirne così l'esistenza. In questi quindici anni, Eva ha dimenticato se stessa, diventando Nicky a Cardiff, Blu a Parigi, Viola a Berlino, Dora a Palermo, Lili a Bologna, Nives a Barcellona… In ogni città in cui approda è una donna diversa, ma si porta dietro ogni volta l'intero condominio di personaggi che la abitano mentre tenta di fuggire la sua Idra. A Berlino incontrerà Lupo, figlio di una comunità di hippie. Anche Lupo è un fuggitivo: ha lasciato la sua comunità, i genitori e anche ogni forma di esistenza ordinaria ed è diventato un circense. Lupo introdurrà Eva nella “famiglia” di cui è fatto il suo circo, tracciando per Eva un nuovo percorso in fondo al quale potrà forse scoprire il suo vero nome, il nome segreto.
Olga Gambari ne parla con Riccarda Dalbuoni
Olga Gambari si occupa di arte contemporanea come curatrice indipendente, critica e giornalista.
Collabora con «la Repubblica» dal 1996 e con «Il Giornale dell’Arte». Ha collaborato dieci anni
con Flash Art. È stata direttrice artistica di The Others Art Fair, del festival internazionale di arte
indipendente Nesxt e direttrice responsabile del progetto editoriale artesera.it.
Nel 2021 ha diretto Paratissima. Ha sviluppato decine di progetti curatoriali multidisciplinari per
spazi privati e per pubbliche istituzioni. Insegna allo IED-Istituto Europeo di Design di Torino. Ha
pubblicato il romanzo “Il nome segreto” per Miraggi Edizioni. Al centro della sua ricerca l’idea
dell’arte come luogo di sperimentazione multidisciplinare, laboratorio di pratiche e spazio
pubblico.
Riccarda Dalbuoni. Giornalista professionista, laureata in Lettere classiche (1999) e in Scienze della comunicazione (2012) all’università di Ferrara. Dal 2003 lavora come addetto stampa nella pubblica amministrazione. Ha collaborato anche con testate giornalistiche come Il Resto del Carlino e Ferraraitalia. Ha partecipato e collabora a rassegne letterarie (Elbabook, Inchiostro, Grisù 451, Trebbo di Nero, Microfestival delle storie, Antiche distillerie Mantovani, Bolobook), si occupa di presentazione di libri e recensioni. Per BookTribu ha curato le antologie di autori vari Si chiamerà Futura (2021), Il rosso e il noir (2022), Storie nemiche (2023).
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