Paolo Bertazza e il suo set fotografico a Factory Grisù

Paolo Bertazza è un ex-attore di teatro, il quale negli ultimi dieci anni ha approfondito le sue esperienze lavorative come videomaker e cameraman televisivo e ha coltivato una grande passione per la fotografia, cercando di dare risalto ad una sua idea della bellezza femminile in tutte le sue forme. Proprio su quest'ultimo tema ha finito da poco una sessione fotografica all'interno degli spazi di Factory Grisù.
"Credo che l’idea sia nata in ottobre. Durante una visita all’interno delle sale della Factory, ho pensato che sarebbe stato fantastico sfruttare gli spazi una volta finiti i lavori. Massimo Marchetto, che ci ha fatto da da Cicerone all’interno della struttura, ci ha proposto invece di provare a sfruttare l’atmosfera del cantiere per creare qualcosa di diverso. "Perché no?”, mi sono detto, e ho deciso, insieme alla mia socia e modella Ariannys Di Silvestro, di trovare un’ispirazione che avesse un richiamo cinematografico. Ho pensato al mondo del cyberpunk, immaginando la replicante Zhora interpretata da Joanna Cassidy in Blade Runner (quella che danzava col pitone e che fuggendo viene colpita ripetutamente dall’arma di Deckard, per intenderci) aggirarsi per queste sale: abbiamo cercato quindi un outfit adatto, e provato a ricreare quell’atmosfera. Ovviamente non credo sia stato possibile raggiungere l’obbiettivo al cento per cento, ma sono assolutamente soddisfatto del risultato. Ariannys mi ha poi sorpreso con un abito di Nostrasantissima da regina, molto dark, perfetto per l’ambientazione tetra che avevamo creato. Ci siamo divertiti molto, per me era qualcosa di diverso rispetto ai miei mood, ogni tanto cambiare direzione ti offre spunti interessanti.
Per quanto riguarda il Grisù in sé, credo che sia una realtà molto attrattiva per i giovani, è una sfida portata avanti da idealisti e per idealisti, ha un che di rivoluzionario, è un progetto coraggioso che contiene realtà molto diverse tra di loro, tutte interessanti. Io sono esterno a tutto questo percorso, ma quando posso devo assolutamente passare da queste parti per vedere cosa c’è di nuovo, che si dice, vedere cosa si muove in questa città che a volte può sembrare statica, nebbiosa, immobile.
Come progetti futuri, invece, sto approfondendo collaborazioni nel campo delle video-produzioni, ma devo dire che non vedo l’ora di poter portare un po’ della mia creatività e della mia esperienza come fotografo. Ancora non so dire in quale forma, ma chissà, potrebbero esserci interessanti novità nel 2019."
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